lunedì 28 maggio 2012

Ricerca scientifica: “L’esplosione delle carcasse nei cetacei”


Cosa succede dopo la morte di un cetaceo in mare? Probabilmente non è il vostro primo pensiero la mattina quando vi svegliate, eppure sul tema c’è in corso un dibattito scientifico molto vivace su questo tema, tra chi sostiene che affondino, chi che galleggino, chi che esplodano.
I paleontologi e i neontologi hanno finora concluso che dato che questi animali hanno una densità minore di quella dell’acqua, la carcassa dovrebbe affiorare in superfice per poi affondare dopo che sono stati espulsi i gas legati alla putrefazione. Spesso questa espulsione avverrebbe in modo violento, quando la pressione interna arriva al punto di rottura dei tessuti, da cui si parla di esplosioni delle carcasse.
Una recente ricerca invece conclude che queste esplosioni avvengano solo in condizioni particolari di temperatura, e che inoltre le carcasse entrano a far parte del ciclo alimentare dei pesci, la cui interazione con le carcasse sarebbe a giustificare le eventuali “disarticolazioni” riscontrate.
Lo scopo dell’insolita ricerca è quello di comprendere meglio i fossili e i reperti di animali preistorici, perché “l’esplosione” andrebbe a disarticolare le giunture e a posizionare in modo diverso le ossa, e quindi fornire una chiave di interpretazione più corretta per l’esame dei fossili ritrovati.