venerdì 15 giugno 2012

Top 5 delle storie d’amore più strane del mondo

Pensate di sapere tutto sull’amore? Ricredetevi, ci sono delle storie d’amore davvero strane che alcune volte si trovano a vivere delle situazioni che rasentano l’assurdità. L’affinità di coppia non è l’unico elemento che serve per stare bene, evidentemente ci sono molte coppie che hanno bisogno di molto di più. Dal Giappone al Marocco, storie d’amore online o nella vita reale, in amore tutto può succedere, ecco qui di seguito le 5 storie d’amore più strane degli ultimi anni.



In amore tutto è possibile, se si è innamorati si fanno pazzie ma diciamo che alcune persone hanno delle fissazioni strane, tipo gli sposi amanti dei robot o la prima della nostra lista che pensavo esistesse solo nel fim di Woody Allen ‘Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso …’. Ma vedimao un po’ cosa hanno combinato queste strane coppie.
1. Indonesiano si sposa con una mucca
Un ragazzo del paese di Yeh Embang aveva talmente tanto bisogno di una relazione che ha avuto rpporti sessuali con un mucca per diversi mesi. Risultato? Gli amici ed i parenti lo hanno obbligato a sposare l’amante ruminante.
2. Madre accusa la figlia di terrorismo per impedire le sue nozze
Di certo non sarebbe stata un’ottima suocera oppure il genero non doveva essere proprio l’ideale per la figlia infatti una donna russa ha denunciato la figlia alla polizia, affermando che di lì a poco avrebbe fatto esplodere un aereo diretto in Marocco, dove poi si sarebbe sposata. La povera ragazza è stata poi arrestata e interrogata per ore, alla fine la madre ha confessato il misfatto affermando che non approvava il matrimonio della figlia.
3. Coppia cinese in prigione il giorno delle nozze a causa di Twitter
Cheng Jianping, ripubblicò su Twitter un tweet del fidanzato in cui lui esprimeva una polemica politica. Hua Chunhui, che di lì a poco sarebbe diventato il suo sposo, aveva nel tweet criticato il sabotaggio cinese ai prodotti giapponesi… entrambi andarono dietro le sbarre. La cosa peggiore però fu che lui fu liberato dopo poco mentre lei fu condannata ai lavori forzati per un anno. Tutto questo il giorno delle nozze!
4. Coppia giapponese sposata da un robot
In Giappone, si sa, le macchine, e i robot che fanno tutto piacciono molto, eccone infatti la prova, guardate il video.
5. Aeroporto evacuato a causa di un uomo troppo innamorato
E’ successo all’aeroporto di Newark, a New York. Un uomo non è riuscito a sopportare la partenza della fidanzata, quando infatti la ragazza ha passato i controlli di sicurezza, lui ha deciso di fare una corsa per raggiungerla, scavalcando le transenne, approfittando di un momento di distrazione della polizia. In pochissimo tempo è stato dato l’allarme, un estraneo aveva oltrepassato il limite di sicurezza: aeroporto evacuato.

Storie di alcune mamme...


Un bambino dentro l’altro
E’ capitato nel 2008, una bambina maliana di otto mesi di nome Fatoumata, è stata colpita da un’anomalia rarissima denominata ‘fœtus in fœtu’ per cui all’interno dell’embrione che cresce, si installa un feto gemello incompleto che si sviluppa all’interno del corpo del futuro bambino, fino ad arrivare a pesare diversi kili. La situazione si risolve con un’operazione che solitamente avviene alla nascita, nel caso di Fatoumata il feto ospite era già più grande.
8 gemelli
Nadia Suleman si era sottoposta ad alcune cure ormonali e grazie a queste ebbe sei gemelli, già qui la situazione non era proprio delle più normali, ma in ogni caso una grande gioia, in seguito, nel 2009 è rimasta incinta di nuovo e questa volta i bimbi non erano sei ma ben otto, anche se con l’ecografo fino alla fine se ne erano identificati solo sette. Per il parto era presente un’equipe di ben 46 persone, i bambini sono nati a nove settimane e mezzo prima del termine in soli cinque minuti e pesavano tra gli 820 gr e i 1,54 kg.
La mamma più vecchia del mondo
Si chiamava Maria del Carmen Bousada de Lara e divenne famosa proprio per il suo ‘record’ di mamma più vecchia del mondo. All’eta’ di 67 anni, nel 2006, a seguito di un trattamento per la fertilità a Los Angeles, diede alla luce due gemelli: Pau e Christian. Purtroppo nel luglio del 2009 morì lasciandoli orfani a causa di un tumore.
Incinta per 46 anni
Una donna marocchina ha tenuto nel suo ventre un feto per ben 46 anni. A 75 la donna si era recata in ospedale per un dolore addominale e, durante un’operazione i medici hanno trovato un feto fossilizzato di 46 anni prima. Solitamente dopo un aborto il corpo rigetta il feto, ma in quel caso non avvenne, ci fu un adattamento per cui il feto è stato trovato nel corpo della donna completamente fossilizzato. Questo avviene soprattutto in donne che vivono in condizioni difficili e non si sottopongono spesso a controlli medici.
La mamma più giovane del mondo
La scoperta è stata fatta qualche anno fa e si tratta della mamma più giovane del mondo. Lina Medina, una bambina di 5 anni. Era stata portata in ospedale dai genitori perchè il suo addome stava crescendo troppo. Pensavano fosse una malattia e invece era incinta di 7 mesi e mezzo!
Il bambino, Gerardo, e’ stato cresciuto facendogli credere che fosse sua sorella. A 10 anni ha scoperto che era invece sua madre. La mamma bambina era nata nel 1933 e non si è mai saputo chi fosse il padre di suo figlio.
Gemelli con padri diversi
Si è scoperto solo dopo la nascita, infatti notando delle differenze nella somiglianza di due gemelli è iniziato a sorgere il dubbio. E’ avvenuto nel 2009, la donna in questione, assalita dai dubbi, ha deciso di sottoporli al test del DNA, il risultato è stato che i due bimbi avevano padri diversi.
La giovane mamma ammise di aver avuto due rapporti sessuali non protetti a distanza di qualche ora. Risultato: due ovuli sono stati fecondati da due spermatozoi appartenenti a uomini diversi!

Ruba auto per andare al processo per furto d’auto

Un 37ennne di San Francisco di cui è stata resa nota solo la professione – parrucchiere – è stato arrestato perché era alla guida di un auto rubata mentre andava al suo processo dove era imputato per furto d’auto.

L’uomo ha parcheggiato l’auto, un lussuoso SUV della Lexus, di fronte al tribunale. Se non fosse bastata l’auto appariscente ad attirare l’attenzione, gli agenti di sorveglianza al tribunale sono stati attirati anche dal fatto che l’uomo aveva legato alcuni cani al parchimetro di fronte al quale aveva parcheggiato l’auto. Quando gli agenti hanno notato anche che l’uomo aveva lasciato le chiavi nel quadro, è stato inevitabile decidere che era il caso di fare un controllo, da cui è rapidamente emerso che l’auto era stata da poco rubata.
Gli agenti sono andati ad arrestare l’uomo, che nel frattempo era stato condannato per il furto d’auto di cui era imputato, in cui era accusato di essersi impossessato di una Porsche Carrera da oltre 125.000 dollari

Cane si salva la vita telefonando alla polizia


George, un Basset Hound di due anni, è riuscito a salvarsi dal soffocamento telefonando alla polizia.
Il cane era da solo in casa, nel West Yorkshire, Inghilterra, e stava giocando con le varie suppellettili, quando giocando con il telefono lo ha fatto cadere, ed è rimasto incastrato nel filo della cornetta (sì, i telefoni fissi esistono ancora). I suoi tentativi di liberarsi non hanno fatto che peggiorare la situazione, stringendogli ancora di più il filo intorno alla gola.
E’ a questo punto che l’animale è riuscito a chiamare il numero di emergenza: alcuni sostengono grazie alla sua intelligenza, molto più probabilmente il numero è stato fatto dall’animale che si dimenava, per una fortunata coincidenza “indovinando” il numero giusto (che in Inghilterra è comunque un semplice 999).
L’operatore del servizio di emergenza ha sentito dei rantolii all’altro capo del filo, e ha fatto intervenire una pattuglia, ritenendo che ci fosse qualcuno che stava male.
Quando gli agenti sono arrivati, dopo essere riusciti ad entrare grazie ad un vicino che aveva le chiavi di casa, hanno trovato l’animale che stava per soffocare in salotto. È stato necessario tagliare il filo del telefono per liberare l’animale.
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Anima gemella? Sono gli opposti ad attrarsi, anche secondo Algida…


Ultimamente vanno molto di moda i siti di “matchmaking”, che promettono di aiutare a trovare l’anima gemella ricercando qualcuno con gli stessi gusti e passioni. Ma non sempre i risultati sono quelli sperati.
Infatti,  al contrario della auspicata comunione di interessi edi idee, un vecchio e noto  adagio recita che “gli opposti si attraggono”: caratteristiche diverse sono gli ingredienti migliori per creare unioni straordinarie.
E che sia un’idea condivisa e radicata, a ricordarlo anche Algida, che proprio ispirandosi agli opposti che si attraggono ha lanciato il nuovo Cornetto Devils and Angels: un gelato tra il sapore deciso del cioccolato fondente e la dolcezza della mandorla, ricoperti da una pioggia di zucchero piccante con il tocco finale di una golosa punta di cacao.
Ad accompagnare il lancio nel nuovo gelato, un divertente gioco online, che racconta la storia di due amanti separati dal destino ed in cui al giocatore spetta ricongiungerli scegliendo quale personaggio interpretare, tra profondità degli Inferi o tra le bellezze del Paradiso.

Siete in bagno e avete paura che chi è fuori senta tutti i rumori? Ora c’è il “silenziatore” elettronico

Dal Giappone (e da dove, sennò) arriva un curioso gadget rivolto a chi vuole evitare l’imbarazzo di trovarsi in bagno e far sentire tutti i rumori a chi è fuori.

Il gadget, che si chiama Eco-Otome, è pensato per chi deve usare il bagno a casa di amici o parenti (magari suoceri: sembra che molti abbiano una certa fobia ad usare il bagno dei suoceri per “cose grosse”), oppure al lavoro o ad una festa. Il funzionamento è estremamente semplice: produce il rumore di uno scarico d’acqua che dovrebbe coprire (non un vero e proprio silenziatore, dunque) gli altri rumori che potete produrre in bagno, almeno entro certi limiti.
Eco-Otome è nato perché sarebbero molti a cercare di coprire i propri rumori tirando l’acqua, ma questo impone di dover aspettare che si ricarichi il serbatoio prima di un nuovo uso.
C’è anche un occhio all’ecologia, dato che uno degli obiettivi del prodotto è quello di evitare l’inutile spreco dell’acqua che si ha quando si tira lo sciacquone solo per coprire dei rumori.
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Il cioccolato? Si paga in buone azioni

Avere qualcosa di buono in cambio di qualcosa di buono? Si può. All’Anthon Berg Generous Store di Copenhagen il cioccolato si può acquistare in cambio dell’impegno di fare delle buone azioni, scelte da una lista. Ad esempio, evitare per una settimana di lamentarsi della guida della propria fidanzata.


Anthon Berg è una ditta che produce cioccolato da 125 anni, e con questa iniziativa vuole connettere strettamente la propria immagine all’idea di generosità, un valore che considerano fondamentale: “non si può essere troppo generosi” è lo slogan.
Il pagamento avviene tramite un iPad, attraverso cui l’acquirente posta sul suo profilo Facebook la promessa che si è impegnato a mantenere, e ‘tagga’ il destinatario della buona azione. In questo modo, non può poi più tirarsi indietro.
La promessa più gettonata sembra sia “aiutare un amico/a a pulire casa” mentre la meno utilizzata come pagamento sarebbe “non mentire a tuo padre per una settimana”.

Bambino di 2 anni deve la vita all’iPhone

Un bambino in Cina è stato salvato dai soccorritori grazie ad un iPhone. Il piccolo, di appena 2 anni, era caduto in uno stretto pozzo. I tentativi di recuperarlo stavano incontrando grosse difficoltà, a causa delle dimensioni limitate del pozzo e del fatto che l’imbragatura che avevano a disposizione i soccorritori per recuperare il bambino era progettata per gli adulti, e quindi non si riusciva ad agganciare il piccolo.

A un certo punto però, uno dei soccorritori ha avuto l’idea di sfruttare il suo iPhone: l’uomo ha agganciato il telefono ad un cavo, e l’ha calato nel pozzo, utilizzandolo per filmare l’interno del pozzo e raccogliere quindi importanti informazioni su come poter effettuare il recupero del bambino. Una delle preoccupazioni era infatti che, date le difficoltà che c’erano a calare l’imbragatura, durante il sollevamento (anche qualora fossero riusciti ad agganciare il bambino) potesse sganciarsi e portare al ferimento del bambino.
Grazie a questa semplice idea, il piccolo è stato poi estratto dal pozzo in breve tempo e senza incidenti: è stato comunque portato in ospedale per controlli.
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sabato 9 giugno 2012

L’ultimo ‘falso’ cinese: la finta accademia di polizia


La Cina ha una certa nomea per la produzione di prodotti ‘tarocchi’, che non risparmierebbero nessuna tipologia di prodotto, dall’alta tecnologia all’abbigliamento. Ma la notizia che arriva dalla provincia di Shandong sorpassa ogni limite: infatti ad essere falsificata è nientedimeno… che un’accademia di polizia.
Un certo Wei Zhenhai aveva fondato la scuola, che offriva corsi triennali del costo di circa 3.000 euro (una cifra che si avvicina molto al reddito annuale di un lavoratore cinese), spacciandosi per una filiale della vera Jiamusi Academy, nella Provincia dell’Heilongjiang, e intanto acquistando online uniformi ed equipaggiamento della polizia.
La truffa è stata scoperta quasi per caso, quando i genitori di uno degli studenti si sono trovati a parlare con dei veri agenti, che sono rimasti stupiti dell’esistenza di questa accademia di cui non avevamo mai sentito prima.
La “vera” polizia ha così inviato dei giovani agenti in borghese, a fingersi studenti che volevano iscriversi all’accademia, che hanno con stupore constatato come Zhenhai avesse creato una falsa scuola di polizia. Zhenhai, parlando con gli agenti sotto copertura, ha sottolineato come la sua scuola offrisse la garanzia si un lavoro sicuro, che inoltre aveva solidi contatti altolocati che potevano aiutare i diplomati a scegliere la destinazione, e che grazie ai loro metodi di insegnamento tutti potevano diventare dei buoni poliziotti in breve tempo. In questo caso, è bastato il tempo del colloquio: i finti studenti infatti hanno immediatamente arrestato Zhenhai.

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mercoledì 6 giugno 2012

Trasforma il gatto morto in elicottero radiocomandato

Quando il proprio animale domestico passa a miglior vita, c’è chi decide di seppellirlo, altri che invece scelgono di cremarlo. Altri ancora decidono di farlo impagliare, per poterlo avere vicino anche dopo la dipartita. L’artista danese Bart Jansen invece ha deciso di trasformare il suo gatto in un elicottero radiocomandato.

Jansen ha creato l’ “Orville-cottero” dopo che il suo gatto (di nome Orville, appunto) è rimasto ucciso investito da un’automobile, usando il corpo dell’animale, adeguatamente rinforzato, come telaio per l’elicottero radiocomandato, dotato di quattro rotori (uno per zampa).

Per quanto a molti sembri un’idea disgustosa e poco rispettosa dell’animale, Jansen spiega che l’idea è nata per onorare la memoria del suo gatto, dandogli la possibilità di raggiungere un traguardo che nessun felino aveva mai raggiunto finora: volare con gli uccellini, che Orville amava molto, dato che li inseguiva sempre.



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Incidente diplomatico: invece dell’inno del Kazakistan, suonano la parodia di Borat


Non si sono ancora placate le polemiche dopo l’incidente che ha visto protagonista la squadra di tiro a segno del Kazakistan durante una gara in Kuwait, alcune settimane fa.
In una delle gare aveva vinto la medaglia d’oro la kazaka Maria Dmitrienko, e durante la cerimonia di premiazione, anziché l’inno kazako, è stata suonata la parodia tratta dal film “Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan”. L’inno del film “celebra” il paese, tra l’altro, per le esportazioni di potassio del paese, e soprattutto per avere le prostitute più pulite della regione.
Facile immaginare la perplessità della vincitrice e del team kazako, che lì per lì hanno comunque fatto buon viso a cattivo gioco evitando di fare scenate. La cerimonia, è stata successivamente ripetuta, questa volta con l’inno corretto. Il team kazako ha chiesto però delle scuse formali da parte dell’organizzazione per l’incidente.

lunedì 4 giugno 2012

Tenta di rapinare casa, ma ci abitano campione di karate e la sua squadra


Le rapine e i furti non sono un buon mezzo per fare soldi. Lo ha imparato un ladro colombiano che ha deciso di introdursi in un abitazione di Manizales (in Colombia, appunto).
Il ladro era già riuscito a caricare nello zaino alcuni oggetti (tra cui un portatile e due macchine fotografiche digitali), quando è stato scoperto dal padrone di casa, che era nient’altro che Cristian Garces, che aveva appena vinto il titolo di campione panamericano di karate, e che condivideva l’abitazione con l’allenatore e alcuni compagni di squadra.
Come è facile immaginare, Garaces e i suoi compagni hanno “dimostrato” al ladro che è meglio vivere onestamente. Tanto più che l’uomo era riuscito ad allontanarsi, piuttosto malconcio, in un attimo in cui i residenti lo avevano perso di vista mentre aspettavano l’intervento della polizia: ma è stato riacciuffato non solo dalla squadra di karate, ma sono intervenuti anche i vicini di casa.
Dopo pochi minuti è arrivata una pattuglia della polizia a prelevarlo: “Non sembrava ansioso di continuare a rubare”, ha raccontato poi Graces.

Cane azzanna al volto giornalista in diretta tv


Doveva essere un tranquillo servizio “strappalacrime”, quello che stava conducendo la giornalista Kyle Dyer, ma si è trasformato in una pericolosa disavventura.
La donna stava raccontando la storia di Max, un mastino argentino di 40kg salvato da un lago ghiacciato. In studio c’era il cane, il padrone, ed il vigile del fuoco che aveva salvato l’animale. Il cane si stava facendo tranquillamente coccolare dalla giornalista mentre questa intervistava il padrone, ma ad un certo punto, quando la donna si è avvicinata troppo, la ha azzannata al volto.
Immediatamente le telecamere hanno cambiato inquadratura, nel panico dei colleghi della Dyer. La giornalista è stata sottoposta a due interventi di ricostruzione del volto (ma potrebbero esserne necessari altri), e a diverse settimane di convalescenza.
La Dyer però l’ha presa con filosofia: “è stato un colpo di sfortuna”.
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venerdì 1 giugno 2012

Amore tra scoiattolo e dinosauro?

Un fotografo, Elliott Nathan di Boulder, Colorado, ha scattato una curiosa foto di uno scoiattolo che bacia un dinosauro giocattolo.

In realtà il “bacio” è stato organizzato dal fotografo, che ha faticato non poco a guadagnarsi la fiducia dello scoiattolo e a convincerlo (con l’aiuto di un po’ di noccioline) a “dimostrare un po’ di affetto” al dinosauro.





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Ruba lattine di bibite solo per i soldi del deposito


Una donna del Massachusetts avrebbe acquistato alcune casse di lattine di bibite con una “social card” rubata, per poi inserire le lattine ancora piene nel sistema automatico di restituzione del deposito per il vuoto del supermercato.
Infatti, per incentivare il riciclo, il supermercato aveva installato una macchina automatica dove inserire i vuoti delle lattine, che erogava al cliente l’importo del deposito. Abbiamo scritto “erogava”, perché la macchina è stata danneggiata dall’inserimento delle lattine ancora piene.
Tra l’altro, il fatto che la donna abbia inserito subito le lattine appena acquistate nella macchina ha inevitabilmente attirato l’attenzione del personale del negozio, che ha scoperto anche che il nome sulla social card non era quello della donna, che quindi è stata denunciata per furto e danneggiamento.
Quello che non è chiaro agli investigatori è perché la donna fosse tanto ansiosa di ottenere qualche spicciolo in contanti anziché sfruttare la social card rubata per fare degli acquisti che le fossero in qualche modo utili.

martedì 29 maggio 2012

Il diamante più grande del mondo


Prende il nome di Argyle Pink Jubilee, è un diamante rosa grezzo ed è il più grande del mondo: 12,76 carati. La ricca scoperta, è avvenuta in una delle miniere di diamanti più produttive dell’Australia Occidentale, ad opera dei minatori della Argyle Mine.
Josephine Johnson, della divisione Argyle Pink Diamonds ha così commentato il ritrovamento:
Un diamante di questo calibro è senza precedenti in Australia. Abbiamo dovuto aspettare 26 anni per estrarre questa pietra e difficilmente se ne troveranno altre di simili.
Il valore in soldoni della pietra, è di oltre 10 milioni di euro e, entro la fine dell’anno verrà messa all’asta. L’immenso valore in termini economici, è anche dovuto al fatto che trovare dei diamanti colorati è cosa piuttosto rara (1 su 10.000) e molti possono essere considerati dei pezzi assolutamente unici.

Città australiana invasa dai pipistrelli


Uno folto gruppo composto da oltre 250 mila pipistrelli, ha preso di mira una cittadina nel Nord dell’Australia, gettando letteralmente nel caos l’intera popolazione che ora è in panico in seguito al timore di una possibile epidemia di rabbia.
La paura di una diffusione del virus, che si propaga in seguito a morsi e graffi di pipistrelli, ha quindi spinto il Centro locale per il controllo delle malattie, a dare l’allerta ai cittadini di Katherine.
Il pipistrello in questione, sembra apprezzare in particolare le piante esotiche (anche per questo viene chiamato “pipistrello da frutta”); in tal senso, le autorità hanno invitato i cittadini a tenersi lontani da questo tipo di vegetazione.
L’invasione di pipistrelli, avrebbe già provocato alcune vittime anche se, secondo quanto diffuso dalla Bbc, è disponibile un vaccino che andrebbe a scongiurare ulteriori future morti.

Caserta – Sindaco vieta ai cittadini di morire: cimitero pieno


Siamo a Falciano del Massico, in provincia di Caserta, dove dallo scorso 2 marzo, in seguito all’ordinanza numero 9 emessa dal sindaco del paese, Giulio Cesare Fava, è stato vietato ai cittadini di morire. Proprio così: l’ordinanza è chiara e semplice e dice: “è fatto divieto, per quanto nelle possibilità di ciascuno, ai cittadini residenti o comunque di passaggio di oltrepassare il confine della vita terrena per andare nell’aldilà”.
Il motivo di tale divieto, nasce da una sorta di “guerra” tra Falciano e Carinola, comune adiacente: nel primo paese manca il cimitero e, per le tumulazioni dei falcianesi, viene utilizzato quello vicino che tuttavia risulterebbe ormai pieno e, nonostante l’atteso ampliamento, la situazione resta ancora critica.
Spiega il sindaco artefice della curiosa ordinanza: “E’ una situazione che si trascina da quasi cinquant’anni. Più recentemente è stato deciso l’ampliamento del cimitero di Carinola, ma non parte e non sappiamo perché, il comune non ci informa sugli atti”.
Come hanno reagito i cittadini di Falciano? Ovviamente in modo positivo: “la gente in paese è contenta: l’ordinanza ha portato allegria, c’è chi dice che i problemi sono stati risolti tutti con un solo atto amministrativo”, commenta il sindaco che, tuttavia, a malincuore ha poi aggiunto: “Purtroppo però già due persone anziane hanno disobbedito.

Il volto del male esiste: ecco chi è


E se il “male” avesse un volto ben delineato, in grado di racchiudere, al suo interno, tutti gli elementi somatici negativi della personalità umana? A quanto pare, secondo quanto dichiarato dai ricercatori della Washington University di St. Luis, capeggiati da  Nicholas Holztman, il volto in questione sarebbe stato svelato, come possiamo vedere dalla foto all’articolo.
Holztman, che da tempo si occupa degli aspetti somatici in grado di svelare alcuni tratti salienti della personalità umana, sembra essere certo di aver trovato il volto che, in assoluto, vada a racchiudere il male, ovvero il perfetto mix di freddezza, manipolazione, menzogna e cattiveria presente nell’essere umano.
A ben vedere, la foto della ragazza in oggetto, alla quale si è giunti dopo l’elaborazione di trecento fotografie e che andrebbe a rappresentare il volto del male per eccellenza, tutto sembra all’infuori di una persona cattiva. Tuttavia, i suoi tratti andrebbero a contenere tutti gli elementi somatici negativi della personalità, rappresentando così il prototipo dello psicopatico.

La Virgin Atlantic serve cubetti di ghiaccio a forma di Richard Branson

Richard Branson è un personaggio a volte eccentrico con un certo culto della personalità, che bisogna riconoscergli non essere immotivato dato che di traguardi ne ha raggiunti un bel po’ nelle sue attività. L’ultima trovata è decisamente curiosa.

La compagnia aerea Virgin Atlantic ha iniziato a servire dei cubetti di ghiaccio a immagine di Branson. I cubetti, soprannominati “Little Richards” sono stati messi a punto da un team di quattro designer, che hanno usato tecniche di scansione laser e fotografia ad alta risoluzione per creare il modello.
I cubetti sono serviti solo nella Upper Class di alcuni voli della compagnia, e Branson ha spiegato che i cubetti di ghiaccio sono un modo per per brindare “di persona” con i viaggiatori di questa classe, da poco introdotta.
I cubetti infatti sono stati ideati per festeggiare il lancio della nuova classe lusso , che è stata introdotta ad aprile, e che è dotata di poltrone-letto e del bar più grande di cui sia mai stato dotato su un aereo di linea: il costo del biglietto non è però certamente popolare, dato che un viaggio andata e ritorno New York-Londra costa dal 4.500 dollari in su.
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Ragazza tira a canestro mentre è in coma


Maggie Meier gioca a pallacanestro da quando ha imparato a correre, e lo sport si è così radicato in lei che riusciva a fare canestro anche mentre era in coma: era sufficiente metterle tra le mani una palla. La sorella univa le braccia a cerchio, per un canestro improvvisato, e Maggie tirava d’istinto.
Non ho mai visto niente di simile”, racconta il neurologo che l’ha curata, William Graf, “Il gesto di tirare si è così instaurato a livello base che riusciva a tirare a canestro anche quando non riusciva a parlare o a camminare”.
Maggie aveva contratto una forma di meningite che l’ha tenuta in coma per due mesi e mezzo lesionando anche il suo cervello, tanto che ha dovuto sottoporsi ad una lunga riabilitazione per imparare nuovamente a camminare, parlare e leggere. Ma non ha mai mollato il suo sogno di entrare in una squadra di basket, sogno che è stato recentemente realizzato, quando è stata selezionata dalla squadra degli Huskies.
Maggie ha inoltre deciso che continuerà gli studi specializzandosi nell’assistenza ai disabili, un modo per “ricambiare” l’assistenza che ha ricevuto durante la malattia.

lunedì 28 maggio 2012

Errore di pronuncia scatena il panico durante un volo aereo

Momenti di panico per i passeggeri di un volo della Southwest Airlines, da Baltimora a Long Island, dopo un annuncio del capitano del velivolo. Il capitano infatti intendeva fare gli auguri di compleanno ad una futura mamma a bordo, e ha usato il microfono interno per questo annuncio, che voleva essere gentile e simpatico.




Solo che diversi passeggeri anziché capire “mom on board” (mamma a bordo, appunto) hanno capito “bomb on board” (bomba a bordo), scatenando una vera e propria ondata di panico. Le hostess hanno faticato non poco a riportare la calma, spiegando che si trattava solo di un clamoroso equivoco.
La Federal Aviation Amministration ha fatto sapere che è comune che il personale degli aerei faccia comunicazioni personali durante il volo, ma sta valutando se regolamentare in modo diverso le comunicazioni all’interno dell’aereo.

Beve per errore benzina, poi si accende una sigaretta: esplode


Qual è la cosa più stupida che una persona può fare dopo avere bevuto della benzina (che, già di per sé, non è una cosa geniale)? Accendersi una sigaretta.
Non avrà purtroppo modo di raccontare la sua esperienza Gary Allen Banning, di Havelock, North Carolina, rimasto ucciso in un incidente domestico non esattamente comune.
Secondo la ricostruzione della polizia, Banning era andato in cucina a bere qualcosa, ma per errore si è versato nel bicchiere della benzina. L’uomo si sarebbe reso conto dell’errore, ingerendone solo una piccola parte e sputando gran parte del contenuto, ma anche addosso a sé stesso.
Poco dopo, Banning ha deciso di accendersi una sigaretta: la benzina che aveva ancora in bocca e sui vestiti però ha preso fuoco, trasformandolo in una torcia umana.
I pompieri e i medici sono intervenuti quasi subito, ma Banning è comunque morto dopo poche ore per le gravissime ustioni riportate.

Poliziotto insegue… sé stesso


L’inesperienza di un agente di polizia ha portato all’avvio di un lungo inseguimento che non poteva avere successo.
Un giovane agente inglese era stato messo di servizio alla centrale di videosorveglianza da dove vengono monitorate le aree della città a più elevato rischio di criminalità. Quando ha visto un uomo comportarsi in maniera sospetta, ha avvisato un agente presente nell’area, dandogli le indicazioni di dove fosse il sospetto che stava fuggendo intorno al palazzo, ma comunque sempre sotto le inquadrature di qualche telecamera.
Solo che il giovane agente non si era reso conto che il “sospetto” che aveva individuato altri non era che il poliziotto stesso, che era in borghese, e che in realtà non stava per nulla fuggendo, ma inseguendo secondo le sue indicazioni. Inseguendo sé stesso.
Ci sono voluti oltre venti minuti di “sono in zona ma non vedo il sospetto” perché i due agenti si rendessero conto di cosa effettivamente stava avvenendo, mettendo così fine all’inutile inseguimento.

Tiene il trucco continuamente per due anni: ora ha danni permanenti alla pelle


Forse molte donne si tolgono il trucco la sera per comodità e per sentirsi pulite, ma quella di togliersi il trucco è un’esigenza medica, come ha scoperto a sue spese una giovane ragazza sudcoreana.
Bae Dal-mi, che oggi ha 21 anni, aveva da tempo una vera e propria mania per il trucco, fino a che non è arrivata al punto che ha deciso di tenerlo addosso continuamente, anche di notte, un po’ perché voleva essere perfetta in qualunque momento, un po’ anche forse per risparmiare una parte delle diverse decine di minuti che impiegava ogni mattina per applicarsi il pesante trucco.
La madre ha fatto di tutto per riportarla a più miti consigli, ma senza successo: alla fine, la donna disperata ha tentato la strada del reality show, iscrivendo la figlia ad un programma televisivo. Il programma ha accettato di raccontare la storia della ragazza, ed un gruppo di psicologi e di dermatologi la ha convinta a rimuovere in diretta tv i diversi strati di trucco che aveva addosso ormai da due anni.
Ma a questo punto la scoperta: la pelle della ragazza era stata oramai irrimediabilmente danneggiata dalla sua ossessione per la bellezza, dimostrando un’età apparente di quarant’anni, il doppio dell’età di Bae.
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Uomo fugge dalla polizia, vestito… solo con un paio di scarpe con tacchi a spillo


Gli agenti di polizia, che stavano conducendo un normale pattugliamento, non credevano ai loro occhi quando hanno visto Stephen Roy Dombeck (questo, hanno poi scoperto essere il suo nome) passeggiare per la Dupont Avenue South di Minneapolis.
L’uomo infatti era vestito… no, dobbiamo cercare un altro verbo… aveva addosso solamente un paio di scarpe da donna con vertiginosi tacchi a spillo. Aggiungiamo anche che Dombeck ha 63 anni.
Quando l’uomo si è accorto della presenza della polizia, ha tentato di correre alla sua auto per darsi alla fuga, ma le scarpe che indossava lo hanno rallentato quel che è bastato perché non riuscisse a dileguarsi.
Gli agenti lo hanno così fermato, denunciandolo per atti osceni e proponendolo per una visita psichiatrica.


“L’energia nucleare? Ha una cattiva fama per colpa dei film di James Bond”

Il presidente della Royal Society of Chemistry, David Phillips, ha accusato qualche settimana fa di essere i film di James Bond ad avere dato una cattiva fama all’energia atomica, e specialmente i “cattivi” dei film. A partire dal Dr. No, che costruisce una centrale personale con cui vuole distruggere il mondo dal suo nascondiglio nei Caraibi, e alla fine muore cadendo nella vasca di raffreddamento del suo reattore.

Milioni di persone hanno iniziato a pensare all’energia nucleare come uno strumento per il male”, sostiene la Royal Society. Il presidente aggiunge: “I combustibili fossili sono dannosi e dovrebbero esserne completamente eliminato l’utilizzo, per vivere in un ambiente sano” “Ma non stupisce che quando si discute di energia nucleare il pubblico abbia dei preconcetti e sia scettico”.
Ma il Green Party inglese dissente nettamente dalle parole di Phillips: “I film hanno solo riflesso le preoccupazioni e i problemi reali dell’energia nucleare, non li hanno creati”.

Artista giapponese offre una cena… a base dei suoi genitali

Difficile trovare una forma d’arte più estrema che tagliarsi i genitali e servirli per cena ad un gruppo di selezionatissimi ospiti.  E per quanto possa sembrare incredibile è proprio quello che ha fatto l’artista giapponese Mao Sugiyama

Sugiyama, 22anni, si definiva da tempo “asessuato”, non riconoscendosi né come uomo né come donna. A inizio aprile, l’artista aveva twittato un messaggio che in realtà in pochi avevano preso sul serio: “Offro i miei genitali maschili (intero pene, testicoli e scroto) come pasto per 100.000 yen. Saranno cucinati secondo le richieste degli acquirenti, in un luogo di loro preferenza“. Sei persone si sono prenotate per l’insolito pasto, dal costo elevato ma non inaccessibile: l’equivalente di circa 250 dollari.
Quello che in pochi si aspettavano è che Sugiyama ha mantenuto fede al suo proposito: a fine aprile si è sottoposto ad operazione per farsi rimuovere i genitali, che ha nei giorni successivi cucinato come promesso e servito ai prenotati (o almeno, quelli che si sono presentati, dato che c’è stata una defezione), in un ristorante affollato da curiosi.
Inutile dire che la storia ha suscitato enorme scalpore: sotto accusa anche la legislazione giapponese, nella quale non esiste una legge contro il cannibalismo e pertanto considera un pasto del genere perfettamente legale.

Laboratorio esamina il DNA sulla biancheria per smascherare i tradimenti

Mariti e mogli sospettosi hanno un nuovo strumento per scoprire l’infedeltà del partner: la scienza. Un laboratorio americano, il Paternity Lab Center, propone un servizio particolarmente efficace. Infatti il servizio prevede che sia inviato al laboratorio un paio di mutande del partner, meglio se si sospetta che indossasse al momento del tradimento, per individuare tracce di DNA “estraneo”.
Non è di per sé un’analisi totalmente rivoluzionaria, ma la caratteristica è il costo che ora è estremamente abbordabile: appena 200 dollari.
Se vengono trovate tracce di DNA però si rende necessaria un’analisi comparativa per verificare se il DNA individuato sia quello del partner (che deve quindi inviare un suo campione biologico) o meno, per un costo di circa altri 200 dollari.
Inutile dire che la disponibilità del servizio ha sollevato molti dibattiti e polemiche, dato che c’è chi considera l’uso di questo test come una forma invasiva di vessazione del partner che subisce questo controllo di nascosto.
Ma i dirigenti del laboratorio precisano che solitamente chi li contatta è nella maggior parte dei casi una persona che sta già mettendo termine alla relazione, e il loro intervento sostituisce (o affianca) investigatori privati o microspie: infatti la percentuale di indumenti “colpevoli” è circa il 30 % di quelli esaminati.

Aggredisce la madre: “Ha usato la mia salsa per i taco senza permesso”

I rapporti con i genitori sono spesso difficili e a volte nascono grosse liti per futili motivi. Ne sa qualcosa Rebecca Philips, 55enne che era ospite a casa del figlio Christopher ed è stata aggredita da lui perché la accusava di aver usato la sua salsa per i taco senza permesso sulla sua cena.

La discussione infatti è talmente degenerata che il figlio ha sferrato un diretto alla madre, rompendole tra l’altro gli occhiali. Dopo di che, è andato nell’altra stanza dove ha raccontato alla fidanzata quel che era successo. La ragazza, Lisa Tyre, è corsa dalla futura suocera… per coprirla di insulti anche lei e malmenarla.
La coppia ha anche sequestrato le chiavi dell’auto della donna, per impedirle di portare a termine la minaccia di denunciarli: la donna però si è recata a piedi presso il luogo di lavoro del marito, che la ha accompagnata alla polizia per denunciare il figlio e la fidanzata. I due sono stati arrestati.

Pinguini passeggiano nel corridoio di un aereo

I passeggeri del volo San Antonio – Atlanta hanno avuto due compagni di viaggio a sorpresa, quando due pinguini si sono messi a scorrazzare per il corridoio nel bel mezzo del volo.
I due pinguini erano in viaggio da SeaWorld a New York, dove sarebbero stati “ospiti” di una trasmissione tv di Discovey Channel. Gli accompagnatori degli animali hanno pero chiesto al comandante la possibilità di fare sgranchire le gambe agli animali, per evitare che soffrissero troppo il viaggio chiusi nella stiva. Una volta raggiunta la quota di crociera e assicuratosi che tutto fosse in sicurezza, il comandante ha acconsentito, per la sorpresa e curiosità dei passeggeri: “È la prima volta che ho visto su un aereo tutti sorridere nello stesso momento”, ha raccontato una assistente di volo.



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La macchina fotografica che realizza una descrizione scritta dell’ambiente anziché un immagine

Un immagine vale più di mille parole”: non la pensa così l’inventore Matt Richardson, che ha creato una “Fotocamera descrittiva”. Si tratta di una macchina fotografica dal funzionamento solo apparentemente normale, perché l’utilizzo è il solito: si inquadra il soggetto e si schiaccia un bottone per catturare la scena.
Ma mentre le normali macchine fotografiche a questo punto “catturano” un’immagine, la fotocamera descrittiva di Richardson crea una descrizione testuale della scena. Si tratta di un prototipo, nato dalla considerazione che con il digitale si scattano sempre più foto, che spesso contengono molte informazioni su quando sono state scattate (salvando automaticamente data e ora), dove (prendendo i dati dal GPS), e come (memorizzando le impostazioni di apertura dell’obbiettivo e tempo di esposizione), ma che non dicono niente su cosa è stato fotografato. Nel caso della macchina di Richardson invece viene fatto solo questo, viene generata una descrizione del contenuto.

Il funzionamento è un po’ meno hi-tech di quel che si può pensare: infatti il cuore software della macchina fotografica è Amazon Mechanical Turk, che si definisce come un sistema artificiale di intelligenza artificiale, dove i task vengono fatti… dagli esseri umani: un marketplace dove è possibile effettuare la compravendita di piccole attività lavorative a ridotto valore aggiunto.
Quindi, ecco come funziona: la macchina fotografica invia tramite AMT la foto vera, dove qualcuno poi la esamina e (per un paio di dollari) ne crea la descrizione, che torna indietro alla fotocamera che la stampa.
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Ricerca scientifica: “L’esplosione delle carcasse nei cetacei”


Cosa succede dopo la morte di un cetaceo in mare? Probabilmente non è il vostro primo pensiero la mattina quando vi svegliate, eppure sul tema c’è in corso un dibattito scientifico molto vivace su questo tema, tra chi sostiene che affondino, chi che galleggino, chi che esplodano.
I paleontologi e i neontologi hanno finora concluso che dato che questi animali hanno una densità minore di quella dell’acqua, la carcassa dovrebbe affiorare in superfice per poi affondare dopo che sono stati espulsi i gas legati alla putrefazione. Spesso questa espulsione avverrebbe in modo violento, quando la pressione interna arriva al punto di rottura dei tessuti, da cui si parla di esplosioni delle carcasse.
Una recente ricerca invece conclude che queste esplosioni avvengano solo in condizioni particolari di temperatura, e che inoltre le carcasse entrano a far parte del ciclo alimentare dei pesci, la cui interazione con le carcasse sarebbe a giustificare le eventuali “disarticolazioni” riscontrate.
Lo scopo dell’insolita ricerca è quello di comprendere meglio i fossili e i reperti di animali preistorici, perché “l’esplosione” andrebbe a disarticolare le giunture e a posizionare in modo diverso le ossa, e quindi fornire una chiave di interpretazione più corretta per l’esame dei fossili ritrovati.

Travestito arrestato per rapina si difende: “Non posso essere quello, io ho un aspetto migliore”

Le immagini delle telecamere a circuito chiuso inchiodavano James Andrew Hart (conosciuto anche come “Naomi”), almeno secondo la polizia. Ma Naomi si difende: “Non posso essere io quello nelle riprese: ha un aspetto pessimo. Io ho un aspetto molto migliore”.


Nel corso del colpo, il rapinatore si è fatto consegnare poco meno di 1.000 dollari dal cassiere si una stazione di servizio di Sydney, utilizzando un taser per minacciarlo. Hart era stato arrestato alcune ore dopo, ed indossava vestiti identici a quelli della rapina.
Oltre alle considerazione estetiche, però, Hart non aveva neppure un alibi. Alla polizia ha dichiarato “ogni tanto prendo droga e poi non mi ricordo quello che è successo”, e che non ricordava di avere rapinato la stazione di servizio. Purtroppo per lui, non ricordava neppure di non averlo fatto.
Hart è stato condannato per rapina a due anni e mezzo di reclusione.
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Il lavoro più pericoloso del mondo, probabilmente

Gli operai che stanno costruendo un sentiero intorno ad una montagna sicuramente non soffrono di vertigini, lavorando su centinaia di metri di vuoto con sistemi di protezione praticamente nulli. Se non è tra i lavori più pericolosi del mondo, sicuramente si tratta di un lavoro dove il pericolo è decisamente costante ed evidente istante dopo istante.

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l sentiero , realizzato in legno, sta venendo costruito in Cina, nella provincia di Hunan, sulle montagne Shifou. Quando sarà completato, sarà il più lungo nel suo genere: quasi tre km.
Yu Ji, uno degli operai, racconta di avere lavorato per anni nella costruzione di grattacieli e di lavorare ora alla costruzione di questi sentieri da ormai dieci anni. Spiega che è difficile trovare giovani che vogliano imparare il suo lavoro, anche se il problema maggiore per cui non ci sono candidati non sarebbe la sicurezza: “bisogna stare isolati tra le montagne per molti mesi”, racconta.

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